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Pietro 29 anni

Ciao, a te che leggi e te ne vai curiosando per il web. Forse sei qui per caso o forse sei stato invitato ad entrare in questo piccolo spazio virtuale dove spero tu possa trovare qualche consiglio, qualche incoraggiamento e perché no, Dio. Lo so, a volte questa parola spaventa, altre volte invece crea perplessità, confusione. Io, ad esempio, di confusione ne ho avuta tanta in passato. Mi chiamo Pietro, e al momento che scrivo ho 29 anni (30 tra una settimana, yuhu!), sono fidanzato con una ragazza stupenda e lavoro in una azienda di ingegneria nel settore chimico e petrolchimico. Sono un ragazzo normale, con i suoi alti e bassi, i suoi errori quotidiani e tutte le difficoltà di questa vita. Beh, tutte no, si fa per dire. Ma comunque dai, posso dire di avere una vita abbastanza turbolenta in certi periodi. Un po’ come tutti insomma. Diciamo che da qualche anno a questa parte va decisamente molto meglio e questo perché ho incontrato l’amore di Dio nella mia vita. Vedi, sebbene io sia nato in una famiglia cristiana di carattere tradizionalista (cattolica per intenderci) sin da piccolo non ho mai realmente compreso chi fosse Dio e cosa avesse a che fare con me. Pensavo, più che altro, fosse Qualcuno che aveva messo delle regole e che dovevo rispettarle perché altrimenti non avevo il Suo benestare e un giorno, dopo la mia morte, avrebbe sbattuto la mia anima all’inferno. Ricordo che da piccolo quando andavo in chiesa percepivo un certo timore nei Suoi confronti. Non paura, ma timore nel senso di rispetto, riverenza. Sarà stata l’atmosfera che si respira nelle grandi e fredde chiese cattoliche che mi faceva questo effetto oppure la sfilza di statue che senza mai battere ciglio ti fissano per tutto il tempo quasi a voler scrutare qualche sfumatura di peccato nella coscienza di chi le osserva. Va bé, ho esagerato, non sono poi così inquietanti. Forse. Ad ogni modo andavo in chiesa e mi limitavo a stare attento a non trasgredire le regole. Ricordo, tanto per ridere e per dirne una, che mi dissero che addirittura non potevo incrociare le gambe perché se lo facevo mentre pregavo la preghiera non valeva. Sì, assurdo. Ma per me che avevo 10 anni era legge e infatti ricordo che quando ero in chiesa me ne stavo impalato con le gambe belle dritte e parallele e se poco poco le incrociavo, in un momento di distrazione, ripetevo la preghiera da capo. Così, per sicurezza. Questo perché volevo che Dio mi ascoltasse, che accogliesse le mie preghiere. Avevo il desiderio di avere un rapporto con Lui, una relazione di amicizia.

Comunque il tempo passava e io diventavo grande e anche tanto curioso. Fu infatti proprio la curiosità che mi portò sulla strada per conoscere la Verità. Ricordo infatti che un giorno mentre si studiavano i 10 comandamenti al catechismo, fui attratto da un particolare: De 5:6-21. Era il riferimento del testo biblico, del capitolo e dei versi nel quale si trovavano i 10 comandamenti. Sinceramente non so come spiegarlo ma ne fui catturato. Fui rapito dalla curiosità di andare a leggere direttamente sulla Bibbia i dieci comandamenti. Ma ahimé, quando lo feci mi scontrai con una verità: Dio non vuole che l’uomo adori le statue. Ebbene sì, i versi riportano esattamente quanto segue: “Non farti scultura, immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso;”. In un attimo crollò tutto quello che avevo sempre creduto, che la chiesa fosse infallibile, che la religione cattolica era l’unica religione del mondo e che Dio lo potevo conoscere solo attraverso i consigli e la guida dei sacerdoti. TUTTO TOTALMENTE FALSO! Naturalmente tante cose le ho maturate dopo, con gli anni, ma in quel momento si ruppe qualcosa in me e da quel giorno la mia strada cambiò totalmente. Smisi di frequentare la chiesa cattolica nonostante le innumerevoli discussioni in famiglia perché mia madre, in particolare, non accettava il fatto che io non frequentassi più l’oratorio, quel posto che per tanti anni avevo frequentato e che sentivo mi appartenesse quasi come una seconda casa. Infatti ho molti ricordi lì. Recite nel teatro parrocchiale, i giochi estivi, le gite, le partite di calcio, gli amici, la spensieratezza. Finì tutto così, per un verso. Ma non cessò mai la ricerca di Dio. Nel mio cuore volevo capire di più, ma quasi come quell’Eunuco del libro degli Atti al capitolo 8, non avevo nessuno che mi spiegasse le scritture.


Ma Dio aveva in mente per me un “Filippo”, che nel mio caso fu una famiglia di credenti radicati nella Parola di Dio, che mi avrebbe aiutato a comprendere le Scritture. In particolare feci amicizia all’età di 17 anni con un ragazzo con il quale nacque una profonda e sincera amicizia durata molti anni. Quando seppi che lui e la sua famiglia erano Evangelici fui di nuovo incuriosito (benedetta curiosità ahahahah) e di fatti non esitai a chiedere spiegazioni. Da lì partì un lungo periodo nel quale iniziai a leggere la Bibbia e a comprendere meglio tante cose che prima erano oscure. Imparai la storia di Israele, di questo popolo scelto da Dio in seno ad Abraamo. Conobbi Davide, Salomone, Isaia, Elia e tutte le storie della Bibbia che tanto mi affascinavano e delle quali volevo sapere di più. Avevo sete, una enorme sete di conoscenza. Leggevo di Gesù e di quello che Lui aveva fatto nel periodo del Suo ministerio terreno. Nel frattempo, però, iniziai a predere tante decisioni sbagliate. A scuola non andava come doveva, iniziai a fumare e a fare tardi la sera. Mi fidanzai con una ragazza con la quale facemmo l’università insieme ed ebbi con lei una storia di 3 anni. Ed è proprio lì che caddi rovinosamente. In realtà stavo già cadendo da un po’, ma in quel frangente della mia vita le cose peggiorarono drasticamente. Successe che lei mi lasciò, in un giorno di luglio, e tutto mi cadde addosso. Credevo ci amassimo, credevo sarebbe durata per sempre, credevo ci saremmo sposati...credevo tante cose ma la verità è che non mi rendevo conto che stavo sbagliando tutto dalle fondamenta. Così infatti succede quando si costruisce male: prima o poi crolla tutto. Infatti crollai in una forte e profonda depressione a tal punto che lasciai lavoro e università e mi chiusi in me stesso. Addirittura per dormire avevo bisogno di prendere, di tanto in tanto, degli antidepressivi. Purtroppo però, invece di curarmi e di migliorare peggioravo solo, e infatti a causa della depressione e del senso di vuoto che avevo iniziai a fare uso di stupefacenti. Principalmente fumavo la mariuana ma a volte capitava di fare uso anche di altre cose un po’ più pesanti.

E così, da quel bravo ragazzino che non incrociava i piedi per paura di non essere ascoltato da Dio diventai un drogato.


Per più di due anni andai avanti così: uscivo il pomeriggio per comprare la drogra e poi stavo in giro fino all’alba. Lavoricchiavo qua e là ogni tanto e mi trascinavo, giorno per giorno, senza una mèta precisa. Le cose che ho visto e che ho fatto in quei due anni sono tantissime. Rave, feste private, discoteche, alcol, droga. Queste erano le mie giornate.


Ma! Ebbene sì, c’è un ma. Il “ma” è che avevo ancora quel senso di vuoto di cui non riuscivo proprio a liberarmi. Anzi, aumentava sempre di più e diventava sempre più buio! In tutta questa oscurità c’era però una piccola luce, minuscola, quasi invisibile. La Bibbia, la Parola di Dio. Eh sì, perché ho sempre continuato a leggere la Bibbia, nonostante facessi una vita palesemente lontata da Dio io continuavo a leggere.


Un giorno, mentre ero con i miei amici mi successe qualcosa che non avevo mai provato nella vita: ebbi un attacco di panico. Ricordo che iniziai a sudare forte e tremavo. Avevo così tanta paura che me ne tornai correndo a casa. Erano le 2 di notte. Avevo paura di morire, paura del domani, paura della mia vita e di quello che stavo facendo. Ricordo che sentì una voce che mi diceva: “ma cosa stai facendo della tua vita?”. Tornai a casa e svegliai i miei genitori. Raccontai tutto a loro, la vita che facevo (a loro insaputa naturalmente), che mi drogavo e tante e tante cose. Volevo che mi aiutassero, che mi dicessero cosa dovevo fare. Ne volevo uscire! Fu in quel momento che ebbi un combattimento nella mia mente. Il diavolo mi diceva: “tu non ne uscirai, ormai sei legato. Non puoi uscirne, sei senza speranza.” Come se già non bastavano tutti i pensieri di morte che avevo. Questi pensieri mi tormentarono senza sosta per più di mezz’ora Ed è proprio in quel momento che Dio intervenne in mio aiuto per liberarmi. Ad un certo punto ebbi un pensiero nella mente, che diceva: “ma tu, non ricordi che nella Bibbia c’è scritto che Dio può tutto?” In quel preciso istante ricordo che decisi di fare una cosa che non facevo da moltissimo tempo: Pregare! Infatti, alzai la voce al cielo e dissi: “Dio, sono al buio, non vedo via d’uscita, probabilemte morirò e non vedrò il giorno di domani. Però sò che tu puoi liberarmi e che puoi aprire una strada dove non c’è. Ti prego, aprila. Se tu la apri io la prenderò e non la lascerò mai.” Feci questa preghiera, ad alta voce. Ero in cucina. Le 3 di notte ormai erano passate da molti minuti. E Dio ascoltò. Perché vedi, Dio non guarda a quante parole usiamo, quali parole usiamo, se abbiamo le gambe incrociate oppure no. Dio guarda al cuore! E’ scritto “Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;”. Dio si fece trovare da me.

Dopo due settimane avevo un desiderio: andare in chiesa e battezzarmi secondo il comandamento di Gesù. Compresi che ero peccatore, che Gesù era morto per me, per pagare il prezzo che io avrei dovuto pagare,

per liberarmi e per darmi la vita eterna. Feci patto in acqua con Lui, fui battezzato di Spirito santo secondo la promessa di Gioele, ed oggi servo il Signore.


Dio ha stravolto letteralemente la mia vita. Smisi di drogarmi, iniziai di nuovo a lavorare a vivere in maniera ordinata.

Dio mi ha dato un bel lavoro, una fidanzata stupenda e tutte le cose che il mio occhio non ha mai visto, il mio orecchio non ha mai udito e che mai sono salite nel mio cuore, quelle cose sono già state preparate per me, perché Dio mi ama e Gesù Cristo è il Signore, il Dio eterno degno di ogni lode, onore e gloria. Amén.


Se sei qui per caso e tutto questo per te è nuovo, sappi che Dio ha un piano per la tua vita e vuole realizzarlo ORA! Accettalo nel tuo cuore, con semplicità. Chiudi gli occhi e dì “Signore, entra nella mia vita e lavami da tutti i miei peccati per mezzo del Tuo sacrificio sulla croce. Amén!”.


Dio ti benedica.

Un abbraccio. Pietro


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